Il libro I muri del silenzio, edito da Ventura edizioni (2022) scritto a quattro mani dalle scrittrici Silvia Tamburriello e Miriam Rosa Togni nasce in un tempo di buio, quando una nuvola nera copre il sole, toglie i sentimenti, la libertà, cambiando tante vite, e inizia dall’orologio della memoria, dalla Cattedrale di Camerino. Fin dalla prima lettura la narrazione travolge, e prosegue dalla sequenza di scosse forti con epicentri localizzati nelle Marche, nei comuni della provincia di Ascoli Piceno, Macerata, e in Abruzzo, nel comune de L’Aquila. La terra trema, tutto ciò che prima esisteva ora scompare dietro le macerie, lasciando completamente svuotate e senza più nulla tantissime persone: quarantamila sfollati, trecentottant’otto feriti e trecentotre morti. Quel che rimane sono le testimonianze, quelle vere, sentite, sofferte ed ascoltate dalle autrice e raccontate in questo libro: Roberto, Christian, Mauro e Barbara, Emilia e Giuseppe, Alessandro, Umberto e Tonino, Giuseppe, Francesca, Sara, Lorella, Franco, Alessandra, Patrizia, Manuele e Sandro, Diego, Vittorio, Guido, Emanuele, Annalisa e Alessandro, Alessia, Anna e Fabrizio, Venanzo, Rosa. Le diverse voci si intrecciano e condividano l’obiettivo di costruire un posto sicuro, antisismico, per creare una comunità permettendo alle persone di rimanere. Questo avviene con la solidarietà, fatta di uomini e donne, che passano notizia, fanno conoscere questi piccoli borghi di montagna e il bisogno di ricostruire un futuro sicuro. I muri del silenzio nasce proprio con questo intento, di divulgare e di contribuire con i ricavati di questo libro alla ricostruzione del domani degli sfollati.
L’impegno che hanno avuto le due autrici a raccontare questo disastro è ammirevole: un lavoro difficile, fatto di dedizione e sensibilità. Il frutto è la traduzione diretta degli eventi e delle emozioni in parole che colpiscono per la loro semplicità e per la cruda verità. La solidarietà non è un gioco, non consiste a stare immobili davanti alla TV o alle immagini di giornale a piangere, o ancora peggio, inviando vestiti fallati, medicine scadute o altro, no, la solidarietà è esserci, fare qualcosa di veramente utile e unirsi in silenzio al dolore altrui. È unire le anime, lottare affinché il sole risorga e illumini. E se questo diventa possibile farlo tramite la scrittura di un libro, ben venga.
Solamente chi ha vissuto un terremoto sa cosa si prova durante un sisma, e soprattutto dopo. Il boato, lo sconvolgimento, la paura del collasso, la terra animata da forze interne che mette a rischio le strutture costruite dall’uomo nei secoli che si sfracellano in pochissimi secondi. L’attesa delle scosse di assestamento successive che arriveranno, ma non si è in grado di prevedere quando, né quante saranno, né come colpiranno e chi. L’incertezza del momento e il dubbio del dopo si uniscono in un destino crudele per tutti i sopravvissuti negli alloggi di emergenza, diventando una vergognosa terra dimenticata. I media ne hanno parlato solo nei primi mesi dopo la tragedia, facendo poi sembrare che tutto fosse risolto e che le abitazioni fossero ricostruite e le aziende operative. Purtroppo, non è così…
Poi una nuova primavera, e poi… l’estate. Il sole accecante scioglie la neve, ma porterà anche un soffocante e opprimente caldo difficile da sopportare, soprattutto quando vivi ancora in una roulotte. Il caldo è disarmante non te ne puoi liberare, come non ti liberi del ricordo di quando tutto cadeva, del rumore di quegli attimi, di quando la terra tremava incessantemente.
Dal momento che la terra in cui si è nati e cresciuti viene distrutta nasce un maggior attaccamento alle proprie radici che non induce a fuggire, ma a rimanere in rispetto di sé stessi e per chi non c’è più. È questo il messaggio che risalta dalla narrazione in cui sfila l’uguaglianza di pensiero, composta da molteplici identità, perforate da una luce che illumina il dolore, la scoperta, l’amore e la gratitudine per la vita. I muri del silenzio è un coinvolgente memoir, un libro da leggere con attenzione, da ascoltare e da percepire per la forza che emerge da ogni testimonianza.
Un caffè e poi un saluto dolce, ci congeda da questo incontro che rimarrà speciale nell’anima, sempre. Una luce di vita che continua a brillare.
Le due autrici del libro I muri del silenzio portano il lettore tra le persone che si agirono nello scenario apocalittico dell’immediato post-terremoto, facendo intravedere il loro orizzonte: da dove si muove la vita facendo incrociare i destini, fino ad arrivare alla realtà “imbavagliata” ed irrisolta di questo travagliato territorio, da cinque anni. Quei muri del silenzio possono essere abbattuti con le voci di questi ventitré amici, colpiti dal sisma del 2016, con la memoria di quello del 1997, drammi che li hanno segnati nel fisico e nella mente, tuttora sospesi. Un libro in cui spicca la determinazione e il coraggio, seguito da un grande insegnamento: il futuro va ricostruito, il passato rimane, per sempre.
Mai arrendersi, mai far morire i propri sogni.
I muri del silenzio è disponibile in libreria e online: i-muri-del-silenzio/
Per desiderio dei protagonisti e delle autrici parte del ricavato della vendita di questo libro andrà a favore di associazioni che operano sul territorio.
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