Concorso letterario RACCONTAMI IN 25 PAROLE, seconda edizione: un premio per conoscerci meglio con ben SEI vincitori. La partecipazione è gratuita!
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Questo spazio verrà usato per pubblicare i testi in 25 parole che avete inviato via e-mail. Verrà pubblicata la vostra frase con il nome e cognome dell’autore/autrice.
Mi avete sorpresa con i vostri testi, mi avete commossa e divertita. Potrei aggiungere altre parole, magari 25 e giocare con voi… e siamo solo all’inizio.
Per partecipare inviate una mail con il testo, nome, cognome, città (oppure anonimo) a maggievdt@gmail.com
Per partecipare alla III edizione clicca qui: raccontami-in-25-parole-concorso-letterario-iii-edizione/
Le vostre vite in 25 parole, in ordine d’arrivo:
Camilla Acampora: “Sono figlia del mare Adriatico, aedo del nuovo millennio, alla ricerca di un’Itaca immaginaria. Poesia e musica esprimono l’ineffabilità della mia anima amante della vita.”
Giuseppe Raudino: “Nessun mittente né francobollo. Apro la busta. Vuota. Solo il mio nome e nessun messaggio. È proprio vero che non abbiamo più nulla da dirci.”
Marco Pappalardo: “È morto Marco Pappalardo”. Omonimia? No, c’è la foto sul necrologio. A saperlo, avrei messo la cravatta. Sorrido accanto al manifesto e scatto un selfie!
Alessandra Bucci: “Sono come il mare, ho abissi profondi pieni di squali e orizzonti limpidi da cui far sorgere il sole dopo ogni notte orfana di luna.”
Clelia Moscariello: “Come sfumature dello stesso arcobaleno, ironia, poesia, malinconia ed allegria si alternano dentro di me ogni giorno, creando quella che sono oggi, ogni volta diversa.”
Sarah Grisiglione: “Arrivo dal vento tiepido di una nascente primavera e mi nutro di parole che nei miei libri costruiscono storie, dando voce al mio mondo interiore”.
Martina Dini: “Come a cinque anni: apro lo scrigno di mia madre, attraverso lo specchio. Eccomi qui, dove tutto ha un senso: la vita come la invento.”
Pasquina Mevi: “La ragazza lasciò Stoccolma, prigioniera del suo tetto e guerriera in Francia istituì “La terre des nymphes” ove ogni donna fu arbitro di sé stessa.”
Ersilia Mina: “Nata perfetta, in mancanza di nulla, poi la vita si sa, porta via tutto. Ma sorrido perché le stelle brillano anche quando non le vedi.”
Gloria Svjetlanovic: “Alle cicatrici collezionate come fossero figurine, agli errori e alle cadute rinchiuse nello scatolone dei ricordi dico grazie. Devo a voi quella che sono ora.”
Raffaella Mammone: “Sono come un giorno di pioggia. Improvviso l’arcobaleno. Gli occhi si riempiono di lacrime. Divento sole. Illumino, riscaldo, tremo. E nelle scarpe i sassi.”
Francesco Casale: “Mi prefiggo scopi confusi e coltivo sogni contraddittori e di poco conto. Nel mentre, mi impegno forte per non calpestare o rendere vani quelli altrui.”
Gabriele Andreani: “A cinque anni fiorivo e, ignorando che un domani sarei appassito, non temevo la mia ultima fioritura. A ottantadue sogno fiori tra le mie rughe.”
Silvana Fiani: “Una foto in bianco e nero: io bambina che sorrido, ignara dei tristi giorni a venire. Non sconfitta, persiste ancora oggi quel sorriso, più tenace.”
Generoso di Biase: “Non sono solo, neanche stasera. Baciato dalla fortuna, ho sempre avuto un cuore e una mente capaci di far nascere una lacrima da una emozione.”
Roberta Bosio: “Verace lombarda, volitiva e fragile, empatica e riflessiva. Cresce, varcando il conosciuto e ricercando il nuovo, si ricrea al di là di ogni fallita speranza.”
Cristiana Sammarini: “Tu che fiore sei?”
“Io sono una margherita: umile, spontanea e innamorata.”
“È vero! E nella tua semplicità, sei il fiore più bello del mondo.”
Primula Galantucci: “Ho perso i miei genitori in un incidente automobilistico, ho voluto farli rivivere ricordandoli scrivendo il mio primo romanzo autobiografico Accade tutto in un attimo.”
Sante Serra: “Troppo bella Lei! Seduti in quel bistrot l’incontro degli sguardi va oltre un calice di rosso, valica l’imbarazzo. Prende vigore l’illusione di vincere la solitudine.”
Diana Sganappa: “Affronto una a una le sfide quotidiane, grata al Cielo di avere volontà e forza per superarle. Poi, la sera, vado in vacanza e… scrivo.”
Elena Maneo: “Ho contratto il maledetto e “famoso” Covid-19. Io amo scrivere poesie e racconti, e non mi lascerò abbattere, mai più, per me l’arte è vita.”
Alberto Lotti: “Mio silenzio di parole sfinite su orme sperse di sabbia e gusci, come gabbiano mendico d’ali m’appendo all’ombra d’ogni vela, tra maestrale e lampi d’azzurro.”
Esuk Mulongandusu: “Era un congresso silenzioso. Era buio e le immagini silenziose. Colpi di tosse, imbarazzo. Cellulari silenziosi. Un tocco sulla spalla. Ero il fonico. Cerco lavoro.”
Angela Fragapane: “Le emozioni mi hanno bloccata, sputata e fatta rinascere. Scrivo da sempre, e quando non lo sapevo fare, disegnavo. Ora sono una poetessa dell’anima. Vivo.”
Nunzio Festa: “Sul battiluna d’una collina gracile, fra il rompicapo del mare e grasse seggiole serventi stelle, apprezzai il piacere della lunga crescita: uscire dall’incudine dell’inutile infanzia”.
Daniela Bartoli: “Due cuori in un uno. Battono al quoto: un colpo richiama onde, uno palazzi battuti dalla storia. Si spezzano e si ricompongono a ogni equinozio.”
Bruno de Filippis: “Nato quando i miei vollero dare un bimbo al loro amore. Morto quando i tuoi occhi sono fuggiti via. Vissuto di sogni e struggenti rimpianti.”
Salvatore Miccoli: “Al chiarore della luna, le angurie del campo sembravano elmetti di soldati in trincea. Osservo, pensando come anche un filo d’erba abbia storie da raccontare.”
Giuditta di Cristinzi: “Nata da famiglia antica, regole da seguire, mandati da assolvere, modelli da emulare, transitata nel diritto, avvocato e GOT, moglie e madre, straripata nella scrittura.”
Federica Duello: “Sono nata romagnola ma vivo siciliana da trentaquattro inverni ormai. Sono linguista ma amo scrivere, sono insegnante ma mi diverto ad apprendere. Sono la contraddizione.”
Francesco d’Acunzo: “Inizialmente fu tutto semplice, spensierato, faceto. Divenne poi pericolo, trasgressione violenta, ovattata la percezione. Gridai disperatamente, MALEDETTA soffocante dipendenza. Sfregiato, recuperai finalmente aria, amore, VITA”.
Mirco Del Rio: “Sono un cantore libero, un pastore errante, tra sogno e realtà. Un poeta scrittore verso la libertà. Un acrobata delle parole, sul trapezio delle emozioni.”
Tiziana Tafani: “Lo accarezzavo per l’ultima volta e scoprivo ogni anfratto della mia costruzione, mi ritrovavo per sempre nella forma dell’uomo che mi lasciava. Era mio padre.”
Manuela de Filippis: “Sono un essere universale
Che è parte del tutto e dell’uno
Tutto è uno e uno è tutto
E ciò mi atterrisce e mi attrae.”
Paolo Monti: “È un equilibrio fra mente, corpo e spirito fatto di divino alito dove questo mio corpo così piccolo nonostante tanto pericolo scrive un indelebile fascicolo.”
Sabrina Sopranzi: “Respiro. L’ aria intorno fluisce in un vortice che dai piedi mi percorre tutto il corpo. È luce. È energia. È parte di me. Vivo.”
Daniela Montanari: “L’amore è finito: trasformare dunque l’unione e vivere una coppia rispettosa e dipinta, oppure ascoltare la parte di me che vuole continuare a vivere respirando?”
Daniela Alibrandi: “Sono nata a Roma e vissuta lontano. Dalle finestre vedo il mare, mi immergo nei suoi tramonti assetata di ispirazioni, e sono viva solo scrivendo.”
Rosa Castorina: “Era nato dal mio ventre quell’ esserino piangente, gli accarezzai la manina e gli dissi: La mamma è qui, smise di piangere e fu amore.”
Vincenzo d’Ambrosio: “Desiderava solo tornare alla spiaggia dell’impossibile, bianca di luna; con sé un bacio e una parola da posare sulle dolcezze di lei. Liberato dal tempo.”
Anna Sacchetto: “Pure luce poi un pianto
culla, croce, la vostra voce
forte grido nei pensieri
ieri, oggi, ieri, ieri
aggrappa, ascolta, poi conduce
buio assorbe luce.”
Stefano Pozzi: “Nel silenzio io trovo ispirazione; misuro le parole, cerco una dimensione. Vivo qualunque istante nel fare poesia; mi sforzo di studiarla, la scopro tutta mia.”
Elvira Domenica Muscarella: “Son nata in una terra baciata dal sole, dove desideri abbracciano sogni, nel nero dell’ inchiostro si realizzano, il mio cuore vibra nelle parole scritte.“
Antonella Proietti: “Il comune denominatore della mia vita? L’altro. Non esisto senza, egli riflette i miei peccati, la mia innocenza. Continueremo a camminare insieme, fino in fondo.”
Maurizio Carletti: “Lei è troppo romano” mi disse un HR Manager. Quando scrivo lo sono. Molta ironia talvolta sarcasmo una goccia di malinconia. Leggetemi e fatemi sapere…
Chiara Atzeni: “Affondo profonde radici nell’Isola del vento e dell’orgoglio, fusto esile di taglienti malinconie, chimere e ambizioni, rami forti di bacche rosse e frivole foglie caduche.”
Erminia Francesca Navarra: “Osserva il mare e mi troverai. Sono cristallina quando è calmo, forte quando le onde infrangendosi sugli scogli, cercano di superare la durezza della vita.”
Francesca Rossi: “Vorrei non avere passato né futuro, vivere in altri luoghi, senza legami, senza attenzioni. Sentirmi leggera e bianca, inebriarmi di superficialità e proteggermi da tutto.”
Carola Cestari: “Milanese di nascita e viaggiatrice d’adozione; lettrice seriale, amante dei gatti e degli orti sui balconi. Descrivo per passione, storie e sentimenti. Stupirmi mi diletta.“
Cinzia Battaglia: “Nacqui nei colori della Natura. Poi venne il Grigio e affondai nel Nero. Lì, conobbi il mio Arcobaleno. Rinacqui mostrandolo al Mondo. Ed oggi Sono.”
Giovanni Mistrulli: “Non ricordo chi ero, fatico a capire chi sono, spero nel dono del futuro, parole scritte, pensieri sconosciuti, in libri che parlano pur restando muti.”
Gloria Venturini: “Quando lo spirito fonde la materia, la vita diventa un concerto nell’immenso. E noi, particelle infinitesimali di emozioni, vibriamo nonostante tutto all’unisono nello stesso pentagramma.”
Ginevra Puccetti: “Nacqui in un gelido giorno d’inverno e, mentre il vento soave sfiorava delicatamente la mia pelle diafana, Io fui dolce poesia prima ancora d’esser vita.”
Deborah Esposito: “Sono ancora la bambina libera che giocava nelle stalle e si nascondeva nel fieno. Come allora il paesino mi annoia e i bulli mi spaventano.”
Rosa Gallo: “Ho preso accordi con il tempo, sono sopravvissuta. La vita una corsa ad ostacoli, alcuni saltati, altri no. Un grande sogno, salpare verso la felicità.”
Ferdinando Forino: “Amo i viaggi estatici, di anima in anima, ispirato dalla natura, dal bello che è in ognuno, per attingervi; giungerò al capolinea dolorante, purtuttavia, gioioso.”
Eleonora del Giudice: “Nacqui a Megaride, terra rinascerò. Ho cercato mia madre nei miei volti dipinti, plasmando materia, punto e segno, colori e parole. Di fuoco io vivo.”
Matteo Piergigli: “Dentro un dopo e poi, resta Matteo dalle promesse mancate della vita che urla ma non parla che non sa morire come pioggia al mare.”
Andrea Giordani: “Fai del bene
e apri le braccia,
se impariamo ad avere pazienza
vedremo l’essenza,
più uniti e solidali saremo
più grande sarà il nostro arcobaleno.”
Claudia Ceci: “Forse significa sì. No è no. Belle le parole se si rivelano fatti. Un animo selvaggio fa capolino tra le regole. Tendo all’amore, ancora sfugge.”
Massimo Anania: “Nacqui in un ospedale che non esiste più. Era venerdì, nevicava. A mio padre chiesero se salvare me o mia madre. Sono passati quarantasei anni.”
Mario Pizzoli: “Rotean le foglie attorno a me come i giorni della mia vita: le osservo una ad una ascoltandone il dolce stormir che vivo mi tiene.”
Matteo Liotta: “Adagiato, qui, nel mondo, protetto da mattoni; non son io uno spolverio di io? Quell’io, dentro una penna, tutto impronta, sporca e lì si svela.”
Cinzia Calvanese: “Inseguo schiette piste nel vento, il profumo del nespolo m’insegna ovunque casa. Mangio polvere, fuggo zecche e pulci: sono i miei cani. Respiro mi stiro.”
Francesca Coppola: “Sono l’acqua fra le tue mani, aria nella plastica, terra di rifiuti tossici, il rogo doloso della foresta: i quattro elementi manipolati in una tasca.”
Melissa Gentili: “Io: mente che sogna, cuore che spera, occhi che osservano; animo buono, appassionata del mondo e della sua gente. Vivo di emozioni, passioni ed amicizia.”
Elisa Mazzini: “Vivo di istanti, con lo stupore di un bambino, con la discrezione e la saggezza di chi porta con sé, il segreto di mille lune.”
Luciana Cicirelli: “Alla ricerca di qualcosa o qualcuno. Attraverso viaggi infiniti. Fra abissi e precipizi, fra nuvole e nebbia. Fra lacrime e sorrisi estremi. Così: io vivo.”
Paolo Buzzi: “Amo il mare
delle partenze e dei ritorni
così come l’onda che incontra la battigia
cancella di ogni passo l’orma
ricordandomi esser tutto e niente.”
Maria Antonietta Gnaccolini: “Whatsappo a me stessa, cibernetizzo, smetto quando sono on-line col mio futuro. Salvo nell’hard-disk la mia faccina, un emoticon nel display del cuore, e sorrido.”
Livia Cirillo: “Viaggio per i reami al lume di candela, nelle mie vene scorre inchiostro e al mio telaio tesso nuove storie con i fili del destino.”
Miriam Cervellin: “Faccio mie le parole, le giro e le rivolto, le straccio, le lancio in aria come coloratissimi coriandoli, poi le raccolgo e le riassemblo: scrivo.”
Claudia Mancinotti : “Cittadina del mondo. Ricca sì ma di esperienze. Paesi, culture, sensazioni, ricordi, diversi come i colori di una tavolozza con i quali dipingerò il mondo.”
Ana Danca: “Nella fredda notte d’inverno del 11 gennaio 1998, la locomotiva spunta lentissima tra la neve dall’oriente all’occidente nel silenzio più assoluto, per condurmi alla libertà.”
Tony Crocicchia: “Tieni! Beccati ‘sto riff! E questo accordo! Senti che distorsore e che ritmo veloce e che giro cattivo! Ti piace? Veramente? Allora balla! Fammi contento!”
Nunzia Pasturi: “Se mi cerchi, fallo tra i girasoli. Mi somigliano nella ricerca continua della luce che scalda me e la terra che sfioro. Sono soffio vitale.”
Felice Panico: “Ho radici nel cemento; la musica di Luciano e Bruce. Sono figlio delle sirene, di una chiave inglese. Qui non sono nato. Ma qui tornerò.”
Valeria Sabatini: “Nel deserto del dolore
la speranza
È spuntato oggi
sulla sabbia
il fiore del perdono
Lo offro a mio figlio
vedo brillare
il suo sorriso.“
Daniela Merola: “Rinasco dalle mie ceneri, sbattendo le corna di ariete contro il muro della mia testardaggine e non mi stanco mai di guardare alle parole future”
Laura Leoni: “Là dove non esiste un senso di giustizia, collaborare alla pace, scrivere, inventarsi storie, farle volare, quando e solo l’apparenza tende a irretire te stesso.”
Michela Castello: “Vivo in Toscana. Scrivo da sempre. Amo la natura, mia principale fonte di ispirazione. Traggo i maggiori insegnamenti dalle cose semplici e apparentemente più banali.”
Alessandra Zaghi: “Nata nella nebbia, cresciuta vicino al mare, ho trovato me stessa nei sogni di alunni adorati. Cerco una pace semplice, nella libertà della mia anima.”
Enzo Orlando: “Nato in un regno sconfitto e approdato nella terra dei vincitori, attenuo le amarezze con le note dello spartito e le parole di un libro.”
Cloe Marcian: “La vita non ha sinonimi e anche restassi su questo foglio per sempre, potrei correggere all’infinito ciò che scrivo, ma non quello che ho vissuto.”
Mario Russo: “Nel silenzio assordante, naufrago in un mare di ricordi. La ragione svanisce, mentre il cuore rivive vecchie emozioni che danno un nuovo senso alla vita.”
Giulio Irneari: “Distrattamente nacqui. Vivo alla ricerca di un senso. Figli e libri mi donano illusioni di molteplici eternità. Inevitabilmente lascerò cose incompiute. Me ne andrò… distrattamente.”
Gianpiero Romano: “Il sorriso nacque con me, poi tante anime care vidi senza ritorno, ma non ho perso il vizio di sorridere e miro il prossimo te.”
Giancarlo Napolitano : “È una mattina fresca quella che ci accoglie. Ti lascio davanti all’aula colorata, ma in realtà ti stringo forte…e mai come adesso ti vedo grande”
Daniela Campoli: “Sono insegnante, giornalista, blogger e aspirante scrittrice, per me sarebbe importante raccontare i miei scampoli di vita attraverso un’autobiografia con articoli miei e mie interviste.“
Cristina Guerra: “Ecco!
È tempo di vedere l’altra me.
Attraverso il tuo sguardo
assaporo l’essenza di un destino giunto a destinazione.
È un risveglio di consapevole bellezza.”
Eugenio Alimena: “Sul bagnasciuga
come un pesce
in balia delle onde
come delle scelte della vita.
Hemingway non me ne voglia
le campane per me sono venticinque.”
Nicoletta D’Anto’: “Riflessa allo specchio del tempo, nasco timida, con un cuore balbuziente. Ti abbraccio bambina mia, sei stata coraggiosa. Oggi il nostro sorriso solleva il sole.”
Matteo Mancini: “Sono nato onda del mare, increspato dal vento. Ho naufragato tra i tormenti e le tempeste impetuose. Rinasco nella forza maestosa e solenne dell’ Oceano.”
Giordano Vezzani: “Percezioni avvolgenti vibrano nel prato dove lenti oscillano bagliori gialli. Così aspetto inatteso che il sole tra le macchie di spine dispieghi un giorno d’estate.”
Gianpaola Costabile: “Cerco dentro e fuori di me una ragione di vita. Con pazienza e passione, umiltà e coraggio. Alimentando di speranze un cuore innamorato della vita.”
Miriam Rosa Togni: “Vivo tra cielo e terra. Sono un’anima nomade, ribelle. Alla scoperta di mondi sconosciuti, dando loro la voce. Scrivo per amore, seguendo sempre il cuore.”
Anna Barbato: “Fissami nel vuoto di uno sguardo.
Indicami nel cielo di un ricordo.
Tu sfiorami con la voce. Io inciamperò
nella parentesi di una parola silente.”
Giacomo Brunelli: “Giovane sognatore spensierato:
Idealista oltre misura.
Avventurati nella vita!
Corri più veloce che puoi,
Ovunque ti porta il cuore.
Ma ricordati sempre la tua
Origine…”
Veronica Coppola: “Dolore, per non avervi mai conosciuti.
Nostalgia, per aver abbandonato Palermo.
Speranza, per poter ritrovare le antiche origini.
Pianto, per il dolce desiderio da realizzare.”
Benedetta Cremonese: “Strapazzo pensieri,
incorporo timori,
setaccio idee,
mescolo tutto.
Imburro la vita,
senza pretese,
lavoro, stendo,
inforno al caldino.
Ornata d’alloro
sopra l’alzatina
d’ogni ricetta regina.”
Giacomo Giusto: “La padovana Merlara mi generò,
la veronese Legnago mi rapì,
ora mi trattiene il Liceo Cotta;
canto da sempre campagne,
nebbie padane e strana gente.”
Sofia Rossato: “Ridisegno le piante, scopro terre mai viste,
Io, filosofa, son nata correndo!
Ancora lascio i capelli al vento,
le mie ciocche ambiscono cieli sempre nuovi!”
Elena Sartori: “Steli e chiavi,
rami di velieri, onde.
No, sono pensieri.
Periferici, iconici.
E io, su sponde
di concetti bilici.
Io, mente spanta
a rovesciare inchiostro.”
Giorgia Volta: “Io chi sono? Chi lo sa ormai?
Troppe maschere mi proteggono,
troppe insicurezze vengono velate,
troppe barriere impenetrabili,
troppo tempo trascorso…
nella speranza di ritrovarmi.”
Valentina Zanchetta: “E non importa se sarà dura,
imparerò a vivere,
a resistere ai tormenti del vento,
ad amare la mia complessità.
È arte la mia fragilità.”
Maria Adelaide Scacco: “Silenziosa e assordante, algida e sentimentale, dinamica fino allo spasimo, e poi pigra più di un gatto. Una come tante, tante tutte in una. Vivida.”
Mattia Pangrazi: “La sua vita prima di tutto, del resto, di me. Il suo modo di sorridere, i suoi adorabili difetti. Assumevo tangibile forma, soltanto amando lei.”
Alessandra Masaia: “Spiga dorata di grano al vento
inquieta anima solitaria,
assetata di luce nuova
a piccoli passi
sorrido alla vita che troppe volte
mi ha tradita.”
Maria Teresa Infante: “Nessuna data o luogo a mia memoria perché fui spettro mentre respiravo. Nasco adesso, la parola in palmo d’una mano, a declinarmi senza più timore.”
Roberto Van Heugten: “Dopo oltre mezzo secolo non ho ancora deciso cosa vorrò fare da grande. Penso di riuscirci nel prossimo, ma non ho abbastanza elementi per cominciare.”
Giovanni Moriondo:“Mi guardo allo specchio.
Dopo miliardi di anni, una sinergia complessa di atomi si chiede: “Chi sono? E perché?”.
E sa che non avrà risposta.”
Valentina Ama: “Ho chiuso gli occhi e ho visto il buio dentro e il mio dolore, ho chiesto alla mia anima di cantare e lei ha cantato.”
Riccardo Giordano: «Ricordami rapidamente Riccardo.»
«Riccardo… Ragazzo rancoroso, ribelle, rompicoglioni. Rileggeva ripetutamente raccapriccianti romanzi russi. Rideva rumorosamente.»
«Rammento…. Recitava rime raggelanti. Ragazze?»
«Rare. Recentemente rimorchiava racchie rotondette.»
Franco Mieli: “Nato in periferia ai margini della tua Grande Bellezza, madre e matrigna sempre mi sei stata, le mie parole non ascolti, e per superbia taci.”
Angelo Caira: “Guarda il lavoratore. Sveglio all’alba, disturba la casa intera, esce pieno di speranza e ritorna la notte puzzando di alcol. La realtà non gli appartiene.”
Michele Proto: “Svuotato dell’anima mi accascerò al suolo.
Non diverrò terra né rimarrò uomo.
Non viaggerò tra i ricordi di chi,
dimenticandomi,
ha permesso che rimanessi nessuno.”
Paolo Pagnini: “Sono nato, leggo, scrivo e vivo tra il mare e le colline. Il mio tempo migliore va tutto in cose di libri e di parole.”
Greta del Bene: “Pensieri in circolo, pieni di emozioni che si alternano,
sentimenti che calpestano la mia razionalità,
occhi trepidanti di passione che cercano solamente una maniera per amare.”
Giorgia Cardellini: “Come le sfumature azzurre dei miei occhi,
ironia, musica, poesia, e divertimento si intervallano in me ogni giorno,
creando quella piccola ragazza che sono oggi!”
Annalisa Beltramme: “L’indifferenza uccide senza pietà alcuna le vite delle persone molto sensibili, non chiede permesso ma agisce come un tumore, in maniera spaventosa, diffondendo solamente morte.”
Alice Tomasoni: “Sono come scrivo. Imperfetta, con errori di punteggiatura e sintassi. Mi si deve leggere due volte per capirmi ma esattamente come le parole, io resto.”
Emanuele Corocher: “La nostra epoca geologica è una fase dove le azioni umane, influiscono sull’equilibrio del Pianeta. Vuoi della SALUTE? Dona RISPETTO verso ogni forma di Vita.”
Ricerca come viaggio, con le persone.
Con la curiosità di una bambina,
con l’esperienza di una donna.”
Francesca Bertizzolo: “Il dolore mi trova,
sempre,
e non fa sconti.
La felicità la ricordo,
il dolore lo rivivo.
Certo non lo posto.
Posso solo camuffarlo,
sorridendo.”
Graziella Baggiarini: “Ho sognato di volare, sotto un’ala stanca.
Mi fermo.
Riprendo il volo.
Tasche piene di sassi.
Mi scontro con nuvole soffici bianche
che mi alleggeriscono.”
Brigidina Gentile: “Sono nata sugli scogli e mi sono fatta madre per diventare figlia, ho labbra di sale e canto il mare che nelle mie vene scorre.”
Bruna Stablum: “Ho aperto la casa abbandonata al silenzio.
Mi sono messa in ascolto dei suoi passi.
Manlio Scarpellini: “Amate mani mi artigliano il braccio. Urli, ritmati dolorosi respiri, sudore, ansia.
Sconosciuto suono liquido, sonoro vagito. Ha venti dita, viso rilassato.
Si chiamerà Gloria.”
Alessandra Piccoli: “Sono nata antica in una stagione sbagliata, la pianura è il mio pane e il suo profumo il mio senso; dei gatti amo il silenzio.”
Atchara Tirong: “Nel mio futuro c’è la mia famiglia, ma anche essere padrona di me stessa, realizzare ciò che desidero per essere felice e provare l’euforia dell’indipendenza.”
Rosalba Brancaccio: “Solco nel viso,
Sentiero sconosciuto,
anfratto di gioia,
labirinto di passioni o
mulattiera di solitudine. Questa ruga nella fronte
è come documento della mia identità.”
Giuseppe Capurso: “Cercami dentro un libro preso in prestito e mai restituito.
Come una storia, scivolo lungo la china della curiosità senza averne ancora raggiunto il fondo.”
Claudia Acquistucci: “Sono venuta al mondo in un giorno di nebbia fitta e avrei dovuto chiamarmi Edoardo. Vivo di cibo e vino buoni, paesaggi montanari e irrequietezza.”
Raffaella Capelli: “Nasco e rinasco
forte, passionale, creativa.
Mi animo, nutro, celebro
il moto dell’eterno circolo della vita.
Venuta dal fuoco per amare, magnificare
e rinascere ancora.”
Viola Sofia Neri: “Sono sbocciata, silenziosa, tra le viole, e ho calpestato pagine di parole in fiore. Ora, con petali di poesia, sfido del mondo la fredda anonimia.”
Ilaria Vitali: “Un battito e fui stella
in un firmamento di amore.
Poi presi spazio, insieme al mio cuore.
È lì che ti cerco, vicino al sole. “
Virginia Bigiarini: “Non so parlare di me, è negli occhi che dimora la mia storia e si racconta, camuffa o trasfigura nello sguardo in cui mi rifletto”
Patrizia Sorrentino: “Dai codici ai libri, dal tribunale alla libreria, dalla scrittura delle difese a quella delle emozioni. Un fiume carsico da cui è emersa un’altra me.”
Sara Berti: “Sei tu che mi hai insegnato
Il tempo prezioso che ho rinnegato
Per il troppo lavoro e la troppa fretta
A rincorrere la vita perfetta.”
Donatella Lignola: “Sono al mare e proprio lì
mi ritrovo:
il mare, amico di sempre,
fonte inesauribile di ispirazione;
la vita riprende e sono goccia
tra tante.”
Dominga Fiorenti: “Empatia, tenacia e frenesia…. Sono questi gli aggettivi che mi accompagnano e mi sostengono ogni giorno, in quell’avventura tremenda e meravigliosa che è la vita.”
Guido Giobbi: “Dietro l’amore più puro c’è l’insidia dell’adulterio, dietro il cielo più azzurro c’e l’abisso infinito e dietro un testo poetico c’è la vertigine della verità.”
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